Prove di guerra (fredda) nelle acque del Mar Baltico, dove Usa e Russia hanno dato vita a una serie di reciproche provocazioni aree. Gli Stati Uniti hanno affermato che avrebbe iniziato Mosca, ieri, a provocare, facendo volare un Su-27 russo nei pressi della flotta americana: il caccia di Mosca avrebbe sfiorato di appena 2 metri (un follia a quelle velocità), un aereo Usa da ricognizione RC-135, in corrispondenza del Baltico, rimanendo poi in volo al suo fianco per diversi minuti. Una manovra di avvicinamento che Meghan Henderson, portavoce del comando europeo americano, ha definito “non sicuro”. Lepisodio è accaduto poche ore dopo che dal Cremlino è stato diffuso lout-out alla coalizione internazionale impegnata in Siria: qualora sorpresi i suoi aerei nella zona in prossimità dellEufrate, saranno considerati nemici ed abbattuti allistante. Ma da Mosca la musica suonata arriva totalmente diversa: a detta del ministero della Difesa (che negli ultimi giorni ha denunciato 15 voli sul Baltico e sui confini russi, da parte di aerei da ricognizione Usa e Nato), l’Su-27 russo avrebbe intercettato laereo da ricognizione americano mentre si stava dirigendo verso il confine russo, in corrispondenza del Mar Baltico. Come da procedura, l RC-135 a stelle e strisce veniva subito affiancato e scortato dal caccia russo. A quel punto, secondo il Cremlino, l’aereo americano avrebbe effettuato una manovra “provocatoria”, puntando il caccia russo. A quel punto, ha riferito il ministero della Difesa alla Tass, il velivolo di Mosca avrebbe “reagito” alla manovra del pilota americano, per poi tornare a scortarlo “fino a che non ha cambiato rotta lontano dal confine con la Russia”. Mosca denuncia
M.